13 settembre 2013

RUSH


Ci ho pensato per molto tempo e infine ho deciso: non andrò a vedere “Rush”, il film di Ron Howard sul mitico duello tra Niki Lauda e James Hunt nel mondiale di Formula 1 del 1976. Mi dispiace, ma non è possibile, non ce la faccio. Ho già visto diversi trailer di questo film: ammetto che alcuni attori sono molto somiglianti ai personaggi originali ma, in pochi secondi di immagini, ho anche notato decine di errori e imprecisioni che mi hanno disturbato molto (non sto neanche ad elencarli, chi è bravo li può trovare da solo). E poi, puoi anche fare un film su Giulio Cesare con tutte le inesattezze che vuoi, a me non importa. Ma se ti occupi di qualcosa, anche banale, che però ha fatto parte della mia vita, di quando ero ragazzo. Qualcosa che conosco e ricordo bene, che ha racchiuso esperienze, sentimenti, momenti che non dimenticherò mai, allora non ti basta improvvisare un bel film hollywoodiano, bello, fatto bene, con tutti i trucchi ed effetti speciali, ma che però ha poca affinità con la reale essenza di quello che vuoi raccontare.
In “Rush”, errori a parte, mancano la freschezza delle risate dei miei amici con la bandiera della Ferrari fatta in casa, l'incanto del giro a piedi sulla pista il sabato sera al buio con la pila, le urla e i fuochi, Il profumo della terra umida e gli echi di fiaba nella notte passata all'addiaccio nel bosco dell'autodromo, con due fogli di giornale come coperta, e poi la nebbiolina lattiginosa di quella mattina di settembre, con l'urlo rabbioso dei motori che rimbomba tra gli alberi sempre più vicino, sempre più vicino, sempre più vicino..
 
Niki Lauda (inedito - copyright Claudio Arisi)

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