Ci
ho pensato per molto tempo e infine ho deciso: non andrò a vedere
“Rush”, il film di Ron Howard sul mitico duello tra Niki Lauda e
James Hunt nel mondiale di Formula 1 del 1976. Mi dispiace, ma non è
possibile, non ce la faccio. Ho già visto diversi trailer di questo
film: ammetto che alcuni attori sono molto somiglianti ai personaggi
originali ma, in pochi secondi di immagini, ho anche notato decine di
errori e imprecisioni che mi hanno disturbato molto (non sto neanche
ad elencarli, chi è bravo li può trovare da solo). E poi, puoi
anche fare un film su Giulio Cesare con tutte le inesattezze che
vuoi, a me non importa. Ma se ti occupi di qualcosa, anche banale,
che però ha fatto parte della mia vita, di quando ero ragazzo.
Qualcosa che conosco e ricordo bene, che ha racchiuso esperienze,
sentimenti, momenti che non dimenticherò mai, allora non ti basta
improvvisare un bel film hollywoodiano, bello, fatto bene, con tutti
i trucchi ed effetti speciali, ma che però ha poca affinità con la
reale essenza di quello che vuoi raccontare.
In
“Rush”, errori a parte, mancano la freschezza delle risate dei
miei amici con la bandiera della Ferrari fatta in casa, l'incanto del giro a piedi
sulla pista il sabato sera al buio con la pila, le urla e i fuochi, Il
profumo della terra umida e gli echi di fiaba nella notte passata all'addiaccio nel bosco
dell'autodromo, con due fogli di giornale come coperta, e poi la
nebbiolina lattiginosa di quella mattina di settembre, con l'urlo rabbioso dei motori
che rimbomba tra gli alberi sempre più vicino, sempre più vicino,
sempre più vicino..
Niki Lauda (inedito - copyright Claudio Arisi)
ce ne faremo una ragione...
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